PERSONAGGI FAMOSI DI ABBIATEGRASSO

Giovanni Invernizzi (Albairate, 26 agosto 1931  Milano, 28 febbraio 2005) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano. Proveniente dalla famiglia Invernizzi, famosa per la produzione di formaggi (e per questo soprannominato Robiolina, Giovanni crebbe calcisticamente nelle giovanili dell'Inter a partire dal giugno 1945, dopo che Carlo Carcano scoprì le sue doti di calciatore prelevandolo dall'Audace Abbiategrasso. Invernizzi esordì in Serie A con la maglia nerazzurra il 30 aprile 1950 nella partita Torino-Inter 1-0, ma, non trovando un posto fisso in prima squadra, giocò successivamente in prestito con il Genoa, l'Udinese e la Triestina. Rientrato all'Inter nella stagione 1954-1955, ben presto ottenne un posto da titolare in squadra, diventandone anche capitano; rimase in nerazzurro fino al 1960, quando, dopo l'arrivo di Helenio Herrera, venne ceduto al Torino. Passato poi al Venezia, Invernizzi terminò la sua carriera da calciatore nel 1964 con il Como], ma in seguito intraprese quella di allenatore, che gli diede le migliori soddisfazioni. Come allenatore, Invernizzi ripartì dall'Inter, che gli affidò la guida della squadra Primavera a metà degli anni sessanta. Nel novembre 1970, a seguito dell'esonero di Heriberto Herrera dopo la quinta giornata di campionato, passò ad allenare la prima squadra: ottenne l'appoggio dei senatori nerazzurri, reintegrando in squadra Bedin, Jair e Corso (esclusi da Herrera), e condusse l'Inter alla vittoria del suo 11º scudetto, superando in classifica nelle ultime giornate il Milan, che aveva accumulato nei confronti dei "cugini" un distacco di 7 punti. Con Invernizzi, nella stagione 1970-1971 l'Inter rimase imbattuta per 23 partite consecutive. Nella stagione 1971-1972, Invernizzi non riuscì a bissare il successo in campionato, portando l'Inter al 5º posto, ma fu nuovamente protagonista, stavolta in ambito europeo, guidando la squadra nerazzurra fino alla finale di Coppa dei Campioni, poi persa contro l'Ajax. Nel corso della stagione 1972-1973 Invernizzi si dimise da tecnico dei nerazzurri, non riuscendo più a gestire i rapporti con la squadra. In seguito ha allenato il Taranto (nella Serie B 1973-1974[7] e all'inizio della stagione successiva, il Brindisi e il Piacenza, dove incontra nuove difficoltà legate alla gestione dello spogliatoio e viene esonerato a causa dei risultati negativi ottenuti. In seguito ritorna nuovamente all'Inter in qualità di osservatore.Invernizzi morì di cancro al Policlinico di Milano il 28 febbraio 2005, a 73 anni

Franco Moschino (Abbiategrasso, 27 febbraio 1950  Annone di Brianza, 18 settembre 1994) è stato uno stilista italiano. È stato il fondatore della casa di moda Moschino Couture! Nato ad Abbiategrasso in provincia di Milano, figlio di un proprietario di fonderia, rimase orfano a soli otto anni di età e, conseguentemente, venne cresciuto da uno zio. Moschino frequentò l'Istituto Marangoni di Milano nel 1967, con l'intenzione di diventare modellista e sarto. La sua carriera cominciò nel 1971, quando diventò disegnatore per Gianni Versace, per il quale lavorò per sei anni. Dal 1977 al 1982 lavorò come fashion designer per la ditta di abbigliamento Cadette. Franco Moschino fondò la sua prima compagnia, la Moonshadow nel 1983, e lanciò il marchio Moschino Couture! quello stesso anno. All'inizio le sue creazioni si concentrarono sulla moda casual e sui jeans, ma in breve tempo la sua linea finì per estendersi anche alla lingerie, agli abiti da sera, alle scarpe, all'abbigliamento maschile ed ai profumi. Nel 1988  lanciò una linea "economica", la Cheap Chic Donna e Cheap Chic Uomo. Soltanto nel 1993 Moschino realizzerà una mostra con i propri dipinti, all'interno della retrospettiva X Anni di Kaos. I vestiti da lui disegnati si dimostrano estremamente innovativi ed inusuali, ponendosi come punto di partenza per stilisti come Jean Paul Gaultier. Le sue creazioni si propongono come parodia e critica dello stesso mondo della moda[1]. Moschino rielabora capi classici, aggiungendo dettagli irriverenti, come tailleur con girandole al posto dei bottoni, o il celebre tubino nero con prezzo ricamato sul capo[1], o addirittura gonne realizzate interamente di cravatte, camicie mono-manica o T-Shirt con la scritta "Moschifo". Anche le sue sfilate si distinguono per originalità, con le modelle che sfilano in ginocchio, si fa fotografare vestito da donna, ed invia ai media degli slip come inviti alle proprie collezioni. Morì il 18 settembre 1994 a causa di un infarto per un cancro intestinale, altri sostengono per patologia legata all'AIDS, il marchio Moschino passa all'ex assistente di Franco Rossella Jardini.Nell'autunno del 1999, il marchio Moschino è stato rilevato dal gruppo Ferretti.

Marco Villa (Abbiategrasso, 8 febbraio 1969) è un dirigente sportivo, ex pistard e ciclista su strada italiano, due volte campione del mondo nell'Americana in coppia con Silvio Martinello e tre volte vincitore della Sei giorni di Milano. È il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su pista maschile. Da juniores diventò campione italiano nell'individuale a punti nel 1988, ma in seguito si contraddistinse come buon inseguitore, con tre titoli italiani consecutivi fra il 1989 e il 1991 nella specialità a squadre. Nel 1989 ha vinto pure il bronzo mondiale della specialità a squadre mentre nell'individuale a punti ha conquistato l'oro nel 1991 ai Giochi del Mediterraneo. Divenuto professionista nel 1994, non ha avuto molto successo in strada dove ha conquistato solo una vittoria. I suoi maggiori successi arrivano dalla pista, con i titoli mondiali dell'americana nel 1995 e nel 1996, nonché della medaglia di bronzo olimpica del 2000.Dedicatosi alle Sei giorni, nel 2000 ha trionfato nel prestigioso evento di Berlino; è stato a lungo tra i migliori nella specialità, facendo per lungo tempo coppia con Silvio Martinello e, in seguito, anche con Paolo Bettini.

Enrico dell'Acqua (Abbiategrasso, 21 maggio 1851  Milano, 13 luglio 1910) è stato un imprenditore italiano dell'industria tessile. Fu chiamato "Il Pioniere" per aver dato inizio all'esportazione cotoniera in Italia. Nacque ad Abbiategrasso Francesco dell' Acqua e Anna Provasoli, entrambi bustocchi; dopo gli studi a Milano entrò nell'azienda cotoniera dello zio Pietro Provasoli, nella quale lavorava anche il padre Francesco come ragioniere.Nel 1871, assieme al fratello Giovanni, fondò a Castrezzato una tessitura meccanica, i cui prodotti venivano tinti e rifiniti a Busto Arsizio. Dopo alcuni falliti tentativi di esportazione in Spagna e nel nord Africa, si rivolse all'America del sud e in particolare all'Argentina, dove vivevano molti immigrati italiani. Negli anni '90, dell'Acqua fondò vari stabilimenti di produzione in Argentina e in Brasile, oltre a numerosi punti commerciali in tutto il Sudamerica; nel 1890 fondò anche la sua Nuova Società d'Esportazione Enrico dell'Acqua e C. Negli anni, inoltre, portò avanti ricerche e sperimentazioni per la creazione di nuovi tipi di materiali e coloranti tessili], e nel 1898 partecipò all'Esposizione Generale di Torino con i suoi prodotti. Nel 1903, dell'Acqua entrò in rotta con il CdA della società, e ne lasciò la direzione; nel 1904 ne fondò quindi una nuova, l'Accomandita Enrico dell'Acqua e C.ia, mentre la sua vecchia società, nel 1905, si trasformò nella Società per l'Esportazione e per l'Industria Italoamericana. Nel 1907-1908, a causa della crisi economia argentina, anche l'attività di Enrico dell'Acqua entrò in crisi, dando però segnali di ripresa nel corso del 1910. In quell'anno, dell'Acqua tornò quindi in Italia per presentare agli investitori i segnali positivi, quando la morte lo colse a Milano per un colpo apoplettico.Oggi riposa nel Cimitero Monumentale di Milano.

Emanuele Samek Lodovici (Carrara, 29 aprile 1900  Abbiategrasso, 4 dicembre 1990) è stato un politico italianoLaureatosi in medicina presso l'università di Pisa nel 1923, esercitò dapprima per un breve periodo come medico condotto per poi divenire direttore dell'ospedale "Costantino Cantù" di Abbiategrasso (1935-70) e libero docente in patologia medica e clinica medica all'Università di Torino. Durante il secondo conflitto mondiale venne arruolato come capitano medico ed inviato in Cirenaica.Dopo la proclamazione della Repubblica, venne eletto Senatore per la Democrazia Cristiana nel 1948, ricoprendo tale carica durante le legislature I, II, III, IV (1948-1968). Nel 1955 fu rappresentante dello stato italiano alla cerimonia d'incoronazione della Madonna di Corbetta a patrona del magentino, condotta presso il Santuario di Corbetta da Giovanni Battista Montini.

Anacleto Cazzaniga (Abbiategrasso, 1º luglio 1901  Gorgonzola, 16 gennaio 1996) è stato un arcivescovo cattolico italiano.Nato ad Abbiategrasso, in provincia di Milano, venne ordinato sacerdote nel 1926 per mano del cardinale Eugenio Tosi, arcivescovo di Milano. Fu nominato prevosto della Chiesa Prepositurale dei Santi Gervaso e Protaso in Gorgonzola, provincia di Milano, e Vicario Foraneo. Il 19 marzo 1953 venne ordinato arcivescovo di Urbino dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, assistito da Domenico Bernareggi, vescovo titolare di Famagosta e da Egidio Bignamini, arcivescovo di Ancona e Numana. Si ritirò da tale carica il 23 maggio 1977.Morì a Gorgonzola nel 1996 all'età di 94 anni e mezzo per cause naturali dovute all'età avanzata.

Walter Fontana (Abbiategrasso, 1957) è un umorista, sceneggiatore, scrittore, attore comico e autore italiano. Diventa famoso negli anni Novanta introducendo gli sketch di Mai dire Gol dell'imprenditore senza scrupoli Carcarlo Pravettoni (interpretato da Paolo Hendel), i filmati di "Supervero TV", parodia di Real TV, e gli speciali Verso Francia '98, dedicati al Mondiale alle porte. Nella stagione 1999 di Mai dire Gol, ha presentato il personaggio del Dottor Frattale, parodia dei consulenti aziendali che vendono a caro prezzo i loro consigli ai manager, stravolgendo religione, psicologia, filosofia zen e concetti economici occidentali. Sempre per la Gialappa's, ha creato alcuni piccoli spazi comici nei loro programmi. Fontana ha partecipato a Tutti gli uomini del deficiente nel 2000 e ha contribuito alla stesura delle sceneggiature dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo Chiedimi se sono felice, La leggenda di Al, John e Jack e Tu la conosci Claudia?, nonché della realizzazione di Mi fido di te di Ale & Franz.È anche autore di alcuni libri satirici, tra cui L'uomo di marketing e la variante limone (Bompiani, 1995), Non ho problemi di comunicazione (Rizzoli, 2004), Visto che siete cani (Rizzoli, 2008) e Splendido visto da qui (Giunti, 2014). È autore con il disegnatore Michele Tranquillini de "La mappa (molto affolata) dei mondiali" (De Agostini, 2010), uscita in concomitanza coi Mondiali 2010.

Felice Lattuada (Morimondo, 5 febbraio 1882  Milano, 2 novembre 1962) è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano. Diplomato al conservatorio di Milano, per un certo periodo esercitò la professione di insegnante nelle scuole elementari. Lasciò la cattedra per dedicarsi totalmente alla composizione di musica sinfonica, di opere e di operette, dirigendo inoltre l'orchestra del Teatro Dal Verme e del Teatro alla Scala.

Christian Abbiati (Abbiategrasso, 8 luglio 1977) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere. Durante la sua militanza nel Milan ha conquistato tre scudetti (1998-1999, 2003-2004, 2010-2011), una Coppa Italia (2002-2003), due Supercoppe italiane (2004, 2011), una Champions League (2002-2003) e una Supercoppa europea (2003).Portiere titolare dell'Italia Under-21 campione d'Europa nel 2000, nello stesso anno ha disputato i Giochi olimpici di Sydney. Conta inoltre 4 presenze nella nazionale maggiore, con cui ha preso parte, da riserva, al campionato d'Europa 2000 – concluso al secondo posto – e al campionato del mondo 2002.

Carlo Vichi (Montieri, 5 febbraio 1923, Abbiategrasso, 20 settembre 2021) è statoun imprenditore italiano. Originario di un piccolo paesino della provincia di Grosseto, nel 1930 si stabilisce al seguito della famiglia a Milano, dove il padre fa il metronotte. Inizia la sua esperienza lavorativa verso l'inizio degli anni quaranta riparando radio in camera da letto (giovandosi del suo diploma di perito elettrotecnico). Nel contempo lavora per la CGE e per la Minerva, per la quale svolge attività di contoterzista, dopo aver fondato, nel 1945, la VAR (Vichi Apparecchi Radio), che diventerà Mivar (Milano Vichi Apparecchi Radio) nel 1955. In seguito avvia la produzione in proprio di apparecchi radiofonici, e a partire dal 1959 porta la MIVAR anche nel settore dei televisori. Per fronteggiare l'esponenziale aumento della produzione, Vichi attua un consistente ampliamento delle strutture produttive della sua azienda, giovandosi del supporto finanziario di amici e parenti. Dalla palestra in affitto che costituiva la prima sede, la MIVAR si trasferisce così in un nuovo stabilimento in via Giordani a Milano. L'ulteriore spinta espansiva a livello di produttività e numero di addetti (divenuti quasi 1000 a metà degli anni sessanta) spingono l'azienda (una delle principali nel settore a livello nazionale) a mutare nuovamente la sua localizzazione, trasferendosi ad Abbiategrasso. A partire dalla seconda metà degli anni settanta, Vichi decide di focalizzare la produzione della MIVAR sui televisori a colori, scelta che venti anni dopo condurrà la sua azienda a controllare il 35% del mercato nazionale. Vichi è proprietario e Amministratore Unico della Mivar S.a.s. Nel 2014, dopo tre mesi senza produrre televisori, offre l'usufrutto gratuito del suo nuovo stabilimento costruito nel 2000 e mai utilizzato ad imprenditori disposti a costruire strumenti elettronici interamente in Italia e capaci a mantenere l'assunzione di almeno 1200 operai.

Guerrino Tosello (Candiana, 14 ottobre 1944) è un ex ciclista su strada italiano. Professionista dal 1966 al 1974, conta la vittoria di due tappe al Giro d'Italia. I principali successi da professionista furono una tappa al Giro d'Italia 1968, una tappa alla Tirreno-Adriatico nel 1970 e una tappa al Giro d'Italia 1971. Fu secondo nella sesta tappa del Giro d'Italia 1970, nella decima tappa del Tour de France 1970 e nella quinta tappa del Tour de Romandie del 1971.

Giusy Ferreri, nome d'arte di Giuseppa Gaetana Ferreri (Palermo, 17 aprile 1979), è una cantante italiana. Dopo diverse esperienze musicali con svariate band e come solista, ha raggiunto la notorietà nel 2008 partecipando e classificandosi seconda alla prima edizione del talent show italiano X Factor. Nella sua carriera ha ottenuto dei riconoscimenti quali un Premio Videoclip Italiano, un Premio Lunezia, un Sanremo Hit Award, due Venice Music Awards, cinque Wind Music Awards e il premio internazionale European Border Breakers Awards. La cantante ha partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo, nel 2011, 2014 e 2017 rispettivamente con Il mare immenso, Ti porto a cena con me e Fa talmente male, ed ha vinto insieme a Takagi & Ketra, il Wind Summer Festival nel 2018 con Amore e capoeira. Attualmente detiene ben due record: il primo per essere la cantante lanciata da un talent show italiano ad aver venduto più copie nel mondo, ed il secondo per essere l’artista che è rimasta più di 47 settimane alla numero 1 della classifica dei singoli italiana (con i brani Non ti scordar mai di me, Novembre, Roma-Bangkok, Amore e capoeira e Jambo) record precedentemente detenuto dalla cantante Madonna, con 38 settimane. Giusy Ferreri nasce, come da lei dichiarato a OK salute e benessere, con una patologia da anomala conduzione cardiaca: la sindrome di Wolff-Parkinson-White. Tale sindrome le viene diagnosticata all'età di otto anni a seguito di un attacco di tachicardia parossistica. All'età di ventun anni, dopo due interventi, la cantante guarisce.

Serafino Dell'Uomo (Milano, 1817  Abbiategrasso, 4 gennaio 1849) è stato un patriota italiano del RisorgimentoSerafino Dell'Uomo nacque a Milano nel 1817 per poi trasferirsi successivamente Londra per lavoro dove si trovava nel 1848 allo scoppio delle famose Cinque giornate di Milano. Si imbarcò immediatamente alla volta dell'Italia ispirato dalla lotta per la liberazione nazionale, combattendo proprio tra le barricate di Milano. Dopo il ritorno degli austriaci è costretto a riparare in Piemonte, ma viene catturato presso Abbiategrasso, nella vicina località della Ca' di Biss. Trasportato alla cascina di Prato Maggiore dove era presente il comando austriaco relativo alla repressione delle attività patriottiche lungo il Ticino nell'area dell'abbiatense, il giovane Serafino venne perquisito e trovato in possesso di molto materiale propagandistico e lettere compromettenti. La notificazione apparsa sulla Gazzetta di Milano il 22 gennaio 1849 riguardante la sua condanna a morte fu la seguente: "Confessò di conformità alle circostanze del fatto legalmente constatato di aver consegnato al sergente Berzsenyi dell'I.R. reggimento d'infanteria Arciduca Francesco Carlo n.52 una lettera con vari proclami incendiari" fu fucilato il 5 gennaio 1849 ad nel fossato cittadino di Abbiategrasso , presso l'antica Porta Nuova, non lontano dal palazzo della famiglia Rossetti. Il cadavere, come riporta lo storico locale Pietro Parodi, rimase semisepolto per dieci anni: i soldati austriaci, in segno di disprezzo, lo seppellirono nel luogo dell'esecuzione "coperto da non più di dieci centimetri di terra, in una fossa troppo stretta tanto che vi fu costretto facendovelo calpestare dai soldati... Solo il giorno dopo, quando essendosi smossa la terra, uscivan fuori dalla fossa i piedi del morto, concessero che fosse meglio sepolto".Con la liberazione durante la Seconda guerra d'indipendenza nel 1859, il corpo di Serafino Dell'Uomo venne recuperato e degnamente sepolto nel cimitero di Abbiategrasso dove ancora oggi si trova. Sul luogo dell'esecuzione si trova oggi un monumento in bronzo dedicato al martire del Risorgimento.

Gian Galeazzo Maria Sforza (Abbiategrasso, 20 giugno 1469  Pavia, 21 ottobre 1494) è stato il sesto Duca di Milano e il terzo della dinastia Sforza. Gian Galeazzo Maria Sforza nacque il 20 giugno del 1469 da Galeazzo Maria Sforza e dalla moglie savoiarda Bona, sposata l'anno precedente, nel castello di Abbiategrasso. Il nome fu scelto secondo un duplice motivo: il primo per dare una continuità dinastica con i Visconti (il nome di Gian Galeazzo prima duca di Milano); il nome di Maria per il voto fatto alla Vergine da parte di Gian Galeazzo Visconti, tradizione poi consolidatasi con i suoi successori. Fu battezzato il 25 luglio nel Duomo di Milano. Rispetto alla pedagogia dell'epoca, che prevedeva la separazione degli infanti dai genitori perché fossero affidati a delle balie per lo svezzamento, il duca Galeazzo Maria desiderò fortemente la presenza di quel figlio tanto amato e desiderato nella sua residenza milanese, il Castello Sforzesco. Insignito del titolo di Conte di Pavia, il giovane Gian Galeazzo Maria fu affidato alle cure di Giovanni Agostino Olgiati. Nel 1471, Galeazzo Maria e Ferdinando I d'Aragonare di Napoli contrassero un accordo secondo il quale Gian Galeazzo Maria, ancora infante, avrebbe sposato la nipote del re di Napoli e cugina dello stesso principe milanese, Isabella d'Aragona, figlia di Alfonso di Calabria e di Ippolita Maria Sforza, quest'ultima sorella di Galeazzo Maria.

Giorgio Falco (Abbiategrasso, 30 novembre 1967) è uno scrittore italianoIl suo esordio letterario avviene con la raccolta di racconti Pausa Caffè edita da Sironi editore nel 2004. Il libro è finalista al Premio Chiara nel 2005. Segue, nel 2009, la raccolta L'ubicazione del bene, edita da Einaudi. Il libro vince il Premio Pisa nel 2009, è finalista al Premio Minerva nel 2009, al Premio Chiara e al Premio Bergamo nel 2010. Nel 2011pubblica La compagnia del corpo. Nel 2014 pubblica La gemella H, edito da Einaudi. La gemella H vince il Premio Mondello Opera Italiana e il SuperMondello, il Premio Volponi, il Premio Lo Straniero, il Premio Sila '49, il Premio Alassio Centolibri - Un autore per l'Europa, ed è finalista al Premio Campiello, al Premio Comisso e al Premio Bergamo. Nel 2014, con Sabrina Ragucci, pubblica Condominio Oltremare (L'orma editore) nella collana fuoriformato curata da Andrea Cortellessa. Nel 2015 esce per Laterza, nella collana Solaris, Sottofondo italiano. Nel 2017 pubblica Ipotesi di una sconfitta (Einaudi), con cui vince il Premio Pozzale Luigi Russo 2018 e il Premio Napoli 2018.

Fabrizio "Bicio" Leo (Abbiategrasso, 28 luglio 1971) è un chitarrista italiano, specializzato nel rock-fusion. Comincia a suonare in giovane età, approfondendo le tecniche dei virtuosi delle sei corde degli anni '80, studiandone metodi e video didattici. Comincia così a fine anni '90 il suo impegno con alcuni tra i più noti esponenti della musica italiana del periodo, fino alla realizzazione nel 2006 del suo primo disco da solista, Cutaway, prodotto da Mike Varney (prima volta per un italiano, che riscuote un grande successo tra gli addetti ai lavori. Nel 2011, esce il suo secondo album da solista, Mr. Malusardi, anch'esso prodotto da Mike Varney. Il disco rappresenta un'ulteriore evoluzione della sua tecnica. Da segnalare la presenza di Stuart Hamm nel brano Corriendo.Il suo stile è incentrato su tutte le tecniche del chitarrismo moderno, con particolare attenzione sull'esecuzione di arpeggi particolarmente complessi.

Guidotto de Abbiate (Abbiategrasso, secolo XIII  Messina, 1333) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Gianni Giudici (Abbiategrasso, 10 marzo 1946) è un pilota automobilistico italiano. Dopo aver gareggiato in competizioni italiane come il Campionato italiano superturismo, ha partecipato a varie competizioni internazionali tra cui il Campionato FIA GT e l'Euroseries 3000. Dal 1993 al 1996, ha preso parte al campionato DTM, dove ha gareggiato in più di cinquanta gran premi. Ha ottenuto una certa notorietà a partire dagli anni ‘90 con la Gialappa’s Band e successivamente su YouTube, in seguito alla famosa frase pronunciata fuori campo “Un po’ di f**a qua?” durante un’intervista a Mimmo Schiattarella nel 1991.

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